Il PC (fisso) è morto...viva il PC (mobile)!




I PC "tradizionali" sono sempre meno usati in ambito casalingo e "personale" (non consideriamo chi con i computer ci lavora). I meno progressisti hanno il loro portatile che trascinano per casa (e anche fuori, magari per ingannare il tempo durante gli spostamenti sui mezzi) che fa le stesse cose del "vecchio" PC fisso ma ha la possibilità di essere spostato, è più piccolo e più "personale" (difficilmente un notebook è condiviso con altre persone).
L'avere un notebook non esclude il fatto di possedere uno smartphone da usare per quelle piccole attività come il controllo della posta, una sbirciata su facebook e la condivisione di uno stato su twitter che si possono effettuare anche in mobilità e che non hanno bisogno di un portatile per essere svolte. Ed ecco che il notebook, benché avanguardia della mobilità fino a qualche anno fa diventa pesante, ingombrante e con poca autonomia rispetto a quelle cose per cui uno smartphone è più che sufficiente.

I tablet
Chi non si accontenta del compromesso punta sugli ultimi arrivati: i tablet.
I tablet non sono una novità assoluta: i TabletPC hanno un po di anni alle spalle ma scarsissimo successo commerciale perché cercavano di forzare un'esperienza d'uso non utile ed appagante per l'utente. Erano, in pratica, dei normali notebook con, in più, uno schermo touch: il software non era stato ottimizzato e adattato al diverso ambito d'uso (se si eccettua il riconoscimento della scrittura a mano libera) portandoli ad un sostanziale fallimento.
I neo-tablet (chiamiamoli cosi) a partire dal capostipite iPad fino agli equivalenti prodotti con Android da poco arrivati sul mercato stanno spopolando, scalzando le altre soluzioni simil-PC-portatile (come i netbook) dai primi posti delle classifiche di vendita.
Il motivo è presto detto: i tablet riescono, con poca potenza computazionale (e quindi pochi consumi e lunga autonomia) a dare all'utente un esperienza d'uso più soddisfacente rispetto alle alternative.
Il motivo sta tutto nel software: prendendo in prestito "componenti" dagli smartphone hanno "allargato" le semplici operazioni eseguibili su un dispositivo mobile che, per quanto grande, non va oltre i 4"-4,5" di diagonale di schermo: più che sufficiente per la fruizione di applicazioni ottimizzate; troppo piccolo per una navigazione "generica" del web e per un minimo di produttività personale.
Guardando al lato tecnico, i tablet (cosi come gli smartphone o i netbook) sono dei veri e propri PC (CPU, GPU, RAM, storage etc) ma con dimensioni compatte e lunga durata della batteria, cosa che li rende adatti ad un uso mobile senza rimpiangere il vecchio desktop.
La differenza sostanziale rispetto alla "vecchia" generazione è tutta dovuta al sistema operativo utilizzato: si perde un sacco di generalità nelle funzioni offerte (non si può certo eseguire il programma di contabilità aziendale su un tablet!) ottenendo, di contro, un sistema leggero e capace di girare (in modo fluido ed appagante) su un hardware con un decimo della potenza del PC fisso. Di svantaggi evidenti non ce ne sono: alla maggior parte degli utenti, in sostanza, non interessano le miriadi di funzioni general purpose che un calcolatore mette a disposizione. Lo sviluppo di internet e, di conseguenza, dell'interfacciamento delle applicazioni sul web (o in cloud) non richiede molto più di un dispositivo con un accesso alla rete per consentirne la fruizione. E i nuovi dispositivi mobili (tablet, smartphone e, in misura minore, i netbook) permettono proprio questo costando meno, essendo trasportabili ovunque e usabili senza vincoli particolari (se non quelli della connettività wireless).

Siamo di fronte ad un'evoluzione del PC "tradizionale" che si semplifica per andare incontro alle mutate esigenze delle persone. O ai nuovi bisogni indotti (e la differenza e' molto sottile...)

PS: l'articolo e' stato scritto in treno ;-)

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1 commento:

  1. L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha messo a nostra disposizione diverse alternative al classico computer fisso. Infatti, disponiamo di dispositivi mobili come: notebook, netbook, ultrabook, tablet e smartphone. Questi ultimi sono molto più comodi e nonostante non posseggano la potenza di calcolo dei pc desktop tradizionali, rispondono in maniera adeguata alle necessità di utilizzo di gran parte degli utenti. Vi faccio i miei complimenti per l'articolo e per il blog!

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