Dalle applicazioni alle app


"Un'applicazione e' tutto cio' che si puo' ottenere con un sistema informatico. Soltanto i sistemi operativi e i loro componenti non sono considerati applicazioni, in quanto necessari al funzionamento intrinseco degli strumenti" (fonte wikipedia)
Aldilà delle definizioni, ci si riferisce ad un'applicazione come al software applicativo (appunto) che viene eseguito su un PC, che offre alcune funzioni all'utente e che si appoggia al software di sistema (il sistema operativo) per la sua esecuzione.

Esistono diversi tipi di applicazioni, che offrono dei "servizi" all'utente su un determinato dominio (che può essere più o meno esteso): ad esempio Open Office offre tutti gli strumenti per l'office automation mentre un firewall offre unicamente un controllo delle porte di comunicazione del sistema su cui e' eseguito. Dunque la dimensione dell'ambito di utilizzo può variare da un intero settore (suite) ad una singola funzione (utility).

Le App
L'App (termine coniato da Apple che per prima l'ha proposto per il suo iPhone) è una versione "ridotta" di un'applicazione adatta ad essere eseguita su un dispositivo con poca potenza elaborativa (rispetto ad un pc) e che è personale (ogni utente ne ha uno). Anche l'accorciamento del nome è un richiamo al concetto di "contrazione" delle funzionalità.

Tuttavia, queste restrizioni non hanno portato le App ad essere le versioni povere delle applicazioni. Anzi hanno portato ad una rivoluzione nell'ideazione delle stesse: visti la maggiore semplicita' e l'immediatezza di realizzazione, i singoli sviluppatori hanno puntato all'essenziale alleggerendo il software di tutto il superfluo. Ciò ha portato a dei software che mirano a risolvere un solo problema/offrire un solo servizio: c'è un'App per ogni cosa (come recitava lo spot Apple).

Un effetto di avere questi "pezzi" di software dai confini cosi netti ha permesso la nascita e il successo degli store per la vendita di App (primo fra tutti l'App Store dell'onnipresente Apple): l'avere software semplici e specifici (quindi facilmente categorizzabili) favorisce la ricerca dei clienti interessati e quindi l'incontro tra la domanda e l'offerta. A sua volta, ciò ha consentito la creazione di un mercato globale che permette di tenere bassi i prezzi: e' come in un gigantesco centro commerciale dove chi cerca è sicuro di trovare quello di cui ha bisogno e, di contro, chi vende ha un bacino di utenza enorme.
Anche il sistema di pagamento è in linea con il resto permettendo "facili" e limitati esborsi agli utilizzatori sia nell'acquisto delle singole app che degli aggiornamenti (come i micropagamenti per le funzioni aggiuntive). A questi si aggiungono i sistemi di remunerazione basati sulle pubblicita' che consentono agli sviluppatori di guadagnare dalle app anche senza un acquisto diretto da parte del consumatore.

Un discorso a parte meritano i giochi, che hanno visto (e stanno vedendo) il successo crescente dei cosiddetti casual game, ovvero quei giochi immediati e poco impegnativi e, per questo, appetibili ad una larga fetta degli utilizzatori di dispositibi mobili (si pensi all'ascesa di Angry Birds). Tali App-giochi sono andati a intaccare il mercato delle aziende leader del settore, ovvero Sony e Nintendo con le loro console portatili (ma questo aspetto meriterebbe un articolo dedicato...).

Il futuro
Le app hanno lanciato un trend nel software: semplificare e specializzarsi avendo in mente le esigenze di uno specifico utente-tipo. Non si deve, per forza, avere una miriade di funzioni che impongono dei vincoli dal punto di vista della potenza elaborativa necessaria all'esecuzione. Ed inoltre la specificità fa si che si possano pensare (e ripensare) le modalita' di interfacciamento e di interazione (si pensi all'esplosione dei dispositivi touch).
Nel futuro vedo app che acquistano piu' funzioni senza tradire il loro indirizzo per-utente. E, di contro, le applicazioni "tradizionali" che "dimagriscono" cercando di eliminare il superfluo e rendendo cio' che rimane maggiormente organizzato e usabile. Un esempio di tale trend potrebbe essere l'enorme cambiamento avvenuto in MS Office che dalla versione 2007 ha introdotto i menu ribbon: le funzioni sono le stesse (o forse anche di piu') rispetto all'edizione precedente, ma ora sono piu' accessibili e, volendo, adattabili a dispositivi touch (di grandi dimensioni, ovviamente).
Inoltre gli store centralizzati pian piano cominceranno ad offrire anche applicazioni: Apple, ancora una volta, e' stata pioniera in questo e i numeri del successo confermano la tendenza alla maggiore convenienza per gli utenti di tale metodo distributivo.

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